
In tempi di crisi il costo del dentista è diventato per molte famiglie difficilmente sostenibile ed ecco allora che la tanto di moda globalizzazione consente di poter andare a fare quelle cure in Paesi dell’est Europa, o altrove, dove i costi sono significativamente inferiori. Esistono addirittura agenzie che organizzano viaggi del sorriso con autobus dove si abbinano le terapie dal dentista alla visita della città. Spesso chi ha problemi di denti valuta unicamente l’aspetto economico ma ci sono anche altri aspetti che vorrei illustrare a chi avrà la pazienza di leggere questo trafiletto.
Per quanto riguarda i prezzi è ovvio che in Paesi dove il costo della vita (dove gli stipendi sono mediamente di 200 € al mese o anche di meno, come in Romania, Bulgaria, Ucraina) e il regime di tassazione sono notevolmente inferiori al nostro anche il costo del dentista è rapportato alla situazione locale (anzi in rapporto ai costi di quei Paesi le tariffe applicate dai dentisti ai pazienti che vengono dall’estero sono in proporzione molto alte rispetto ai prezzi applicati ai pazienti del luogo!). Senza voler dilungarsi troppo su questo aspetto che il paziente potrebbe commentare “si vabbè ma in fondo a me che importa? Basta che risparmio io!” vorrei invece porre l’accento su altri aspetti che lo dovrebbero sicuramente interessare. Tralascio il discorso sulla professionalità dei dentisti esteri (ci sono colleghi molto bravi e capaci ovunque quindi asserire noi siamo i migliori sarebbe stupido, poi, per quanto riguarda i cattivi medici, se ne trovano anche qui da noi quindi non ha senso porre l’argomento) e il rispetto delle norme igieniche e i rischi per la salute (bisogna fare attenzione a dove si va, comunque è anche vero che all’estero esistono strutture ben attrezzate e con protocolli di disinfezione e sterilizzazione simili ai nostri, comunque attenzione: NON E’ SEMPRE COSI’).
Problema molto rilevante che si ripercuote sulla qualità delle prestazioni, e quindi sui risultati a medio-lungo temine, sono innanzitutto i tempi in cui vengono portate a termine le terapie: curare dei denti, aspettare la guarigione di eventuali infezioni, fare tutti i passaggi necessari per dare il miglior risultato estetico e soprattutto fare tutte le prove necessarie per realizzare una protesi precisa e di qualità richiede, talvolta, anche molti mesi: fare tutto in pochi giorni non significa, come qualcuno potrebbe pensare, essere più bravi ma significa ovviamente che qualcosa può essere, volontariamente o non, tralasciato perché il vecchio detto “la gatta frettolosa fece i figli ciechi” è sempre vero. Mi capita sempre più spesso di vedere lavori realizzati in maniera troppo frettolosa che comportano poi problemi anche importanti (infezioni ai denti, perdita di impianti, protesi imprecise che causano problemi gengivali, ecc..) che non sono risolvibili se non rimuovendo tutta la riabilitazione protesica (che il paziente mostrava fieramente dicendo di aver risparmiato più della metà dei costi andando all’estero), salvando il salvabile e rifare completamente la riabilitazione protesica con costi spesso più alti di quelli che il paziente avrebbe pagato nella situazione iniziale. E qui si propone un altro problema che è quello della garanzia che tutti i centri esteri si vantano di offrire al paziente che si rivolge loro. A parte casi (e non sono pochi) dove la garanzia promessa poi non viene data asserendo che il paziente non ha più eseguito i “necessari” controlli (vorrei vedere quanti fanno un viaggio all’estero solo per fare una visita di controllo periodica) o il problema si è verificato per sua negligenza (e immaginate di dover intentare una causa civile internazionale!), anche nel caso di centri disponibili a fornire la garanzia, i pazienti sono costretti a numerosi viaggi (che a quel punto il paziente deve organizzarsi da solo!) e a spese aggiuntive e stranamente in questi casi i trattamenti hanno tempistiche molto più lunghe o notevolmente invalidanti (tipo estrazione di tutti i denti) per cui spesso è lo stesso paziente a rinunciare.
Attualmente questo fenomeno dei viaggi della speranza (di risparmiare) si sta contraendo perché mentre all’inizio, ovviamente tutti, o quasi, sono soddisfatti del loro nuovo sorriso low-cost, con il tempo sempre più persone stanno avendo problemi, anche seri, e non è poi facile (direi quasi impossibile) trovare un dentista nostrano (prima magari additato come ladro) che si prenda l’onere di mettere le mani su un lavoro complesso che può essere risanato solo rifacendolo di sana pianta.
Oggi molti studi dentistici italiani (tra cui ovviamente il nostro) hanno un’attenzione particolare all’aspetto economico , per cui prima di rivolgersi all’estero (dove magari potrebbero anche esserci problemi di comprensione con la lingua) parla con il tuo dentista di fiducia che conosci da molti anni o, se vuoi cambiare, cercane uno che ti ispiri fiducia e professionalità e che applichi tariffe ETICHE: insieme a lui puoi trovare la giusta soluzione ad un prezzo vantaggioso, può venirti incontro con la giusta soluzione di pagamento ed offrirti un lavoro di qualità a costi che rispetto a qualche anno fa sono sensibilmente inferiori e comunque rimane sempre un importante riferimento per qualsiasi problema tu abbia (più di una volta ho visitato o curato i miei pazienti di domenica o in giorni festivi). Pensi di trovare tutto questo in un dentista all’estero trovato su internet o consigliato dall’amico rumeno?
Di seguito trovi degli articoli che trattano il problema, ovviamente io ho decine di testimonianze personali di pazienti (alcuni veramente disperati per essersi illusi di poter risparmiare per ritrovarsi poi con infezioni serie e la necessità di dover buttare via tutto il lavoro) ma che per motivi di privacy non posso riportare, comunque, come diceva qualcuno. “meditate gente, meditate!”.
http://wwww.odontoiatricaromaquattro.it/wordpress2/wp-content/uploads/2011/10/Articolo_Resto_del_Carlino.pdf
http://www.andi.it/dalla-presidenza/comunicati-stampa/cure-dentali-allestero-ecco-tutti-i-rischi-prada-andi-ormai-in-calo-il-turismo-odontoiatrico/
http://www.larena.it/home/cronaca/un-calvario-le-cure-dentistiche-all-est-1.2628805?refresh_ce#scroll=823
http://territo.it/news.aspx?ln=en&id=14&n=664
http://www.giornalettismo.com/archives/781023/turismo-dentale/2/

un’immagine che non vuole essere provocatoria o irriverente verso le strutture sanitarie estere ma inserita solo perché divertente.. e il sorriso è il nostro mestiere.




Nel seguente filmato viene spiegata l’evoluzione e il trattamento della carie dentale.
Mentre qui trovi delle utili indicazioni igieniche e alimentari per la prevenzione del processo carioso.

GENGIVITE
In questo video viene spiegata l’evoluzione della malattia parodontale, come trattarla e soprattutto come prevenirla.

Protesi fissa tradizionale: le cosiddette capsule o ponti fissi. Consentono di rimpiazzare denti mancanti ancorandosi ai denti adiacenti che vengono ricoperti. Vantaggi: i denti sono fissi; l’ingombro è quello dei denti naturali, la ceramica dà un effetto molto naturale ai denti rimessi. Svantaggi: è necessario coinvolgere i denti adiacenti per poter rimettere quello/i mancante/i.
Implantoprotesi: sfrutta radici artificiali in titanio per sostenere capsule o ponti senza necessità di toccare i denti adiacenti. In base al caso specifico si possono realizzare protesi fisse su impianti o, in caso di mancanza di tutti i denti, anche protesi mobili ancorate su impianti, molto stabili. Vantaggi: denti fissi o, nel caso di protesi mobili ancorate ad impianti, comunque estremamente stabili; non vengono coinvolti i denti adiacenti. Svantaggi: due fasi di trattamento (inserimento degli impianti e realizzazione della protesi) con tempi generalmente più lunghi, costi in relazione alla complessità della riabilitazione.
In base alla Vostra situazione specifica e alle Vostre esigenze, il dott. Farana Vi consiglierà le migliori soluzioni per poter rimettere i denti mancanti e tornare subito a sorridere perché “ un giorno senza un sorriso è un giorno perso” (Charlie Chaplin).




1. Scegli il giusto professionista. Ancora più che negli adulti è fondamentale che il medico sia molto paziente con il bambino e sappia metterlo a proprio agio. Nelle nostre strutture siamo estremamente sensibili ai bisogni e alle paure che prova il bambino nei primi approcci con il dentista. Ecco perché prendiamo il giusto tempo per la seduta che, specie le prime volte, deve essere poco formale e assolutamente non traumatizzante per il piccolo. Spieghiamo ogni passaggio della cura che dovrà essere praticata e lasciamo che il bambino ci faccia tutte le domande che servono per farlo sentire più tranquillo.
2. Porta il tuo bambino dal dentista già da piccolo. Molti pazienti mi chiedono informazioni circa l’età per far fare al proprio figlio il primo controllo dei dentini: considerando che i primi dentini arrivano già verso i 6 mesi e verso i due anni la dentizione da latte è spesso completa (i dati sono medie statistiche, anche molto variabili da soggetto a soggetto) io direi che un controllino verso il primo anno per vedere che sia tutto in regola e più che altro per dare dei consigli ai genitori è importante. Nei bambini già più collaboranti, oltre i 3 anni, noi consigliamo sempre ai genitori di portarli ogni tanto con loro in occasione di visite o appuntamenti poco impegnativi in modo che il bambino familiarizzi con l’ambiente. Se la prima visita del bambino dal dentista sarà in occasione di un feroce mal di denti che non lo ha fatto dormire la notte precedente e sarà necessario intervenire su un dente molto dolorante inevitabilmente l’esperienza non sarà per nulla positiva e la figura del dentista sarà associato al dolore.
3. Dai il buon esempio. Se vuoi evitare che tuo figlio abbia problemi ai denti devi essere prima tu a lavarti regolarmente i denti e recarti periodicamente dal dentista per le visite di controllo con tranquillità e serenità. I bambini sono molto sensibili alle paure e ansie trasmesse dagli adulti: se i genitori mostrano paura nell’andare dal dentista i figli assoceranno la sua figura a qualcosa di negativo.
4. Attenzione alla comunicazione: evitate di associare la figura del dentista a una situazione di sofferenza o minaccia. Evitate per esempio, di fronte a un capriccio o a una marachella del bimbo, di dirgli che per punizione lo porterete dal dentista: il bambino sarà in questo modo portato ad associare il dentista a qualcosa di negativo e a nutrire ansia e paura nel momento in cui ci si dovrà recare per una visita.
Questi sono tuttavia consigli generali: ogni paziente ed ogni situazione dovranno essere valutati caso per caso cercando il miglior approccio possibile.
Nell’approccio con i nostri pazienti l’aspetto psicologico è fondamentale: la pazienza e il giusto tempo sono le nostre armi.
Per soggetti molto ansiosi è possibile praticare una sedazione con ansiolitici assunti per bocca (gocce) che consentiranno di controllare agevolmente l’ansia. La somministrazione del farmaco viene fatta da noi presso il nostro ambulatorio: il paziente deve assolutamente evitare auto-somministrazioni di medicinali che possono essere pericolose o controproducenti.
Per le terapie più complesse e lunghe è possibile effettuare una sedazione endovenosa con l’intervento di un medico anestesista in cui il paziente rimane cosciente e collaborante (non è un’anestesia totale) rendendo l’esperienza agevole.
Solo nei casi di totale non collaborazione o di soggetti particolari si prenderà in considerazione l’intervento in anestesia totale (da programmare in struttura ospedaliera) in cui si eseguirà il maggior numero di cure possibili in un’unica seduta.

